L’ENCICLOPEDIA DELL’ARMONIA di Maria Teresa Necchi

«Ricordo, ricordo!» continuo a ripetermi tra le fasi, profonda e meno, del sonno.

Poi, mi sveglio e il pensiero va ad un magico tempo che fu.  

Sento nell’animo la felicità.

È viva, mi avvolge di tepore e di sano compiacimento, di una pienezza immensa per aver conciliato e armonizzato il pensiero, la parola e le azioni ai miei valori, senza incoerenze, rispettandoli e facendoli la base delle scelte del passato e tenendoli come stelle comete per quelle future.

E così, con la memoria, torno indietro nel tempo e richiamo alla luce i dettagli delle giornate durante le quali tu, mio caro Big Food, come ti avevo soprannominato per via della tua predisposizione innata alla tavola imbandita,iniziavi a tratteggiare un segno indelebile e senza fine nella mia avventura chiamata vita.

Ripenso spesso al nostro magico incontro.

In quei venti metri quadri dell’aula insegnanti, occupati quasi totalmente da un tavolone enorme, che avrebbe apprezzato un restauro completo, quasi ci scontravamo.

Entrambi siamo rimasti colpiti da un dettaglio galeotto, non certo brillante di romanticismo, che ha fatto scattare il primo dialogo e poi una escalation impensabile di emozioni.

«Ma dai! Anche tu viaggi con lo stesso gel penzolante dal borsone dei libri e tutto il kit scolastico!» hai detto per primo lasciando trapelare un accento non proprio nordico che oltrepassava la mascherina prevista dal regolamento anti-contagio.

«Eh, già … avevo notato che anche tu… uguale-identico, anche il colore, addirittura la stessa tonalità. Ma non osavo pronunciarmi per prima» ho risposto, un po’ sorpresa, per aver incontrato un’anima così loquace ed allegra, prima che suonasse la campanella di inizio lezioni, quando solitamente si incrociano solo tribù dai musi lunghi.

È stato, prima delle presentazioni di rito, un primo approccio originale e che lasciava il sospetto di una specie di preordinazione.

Forse, i nostri angeli custodi, un po’ mattacchioni, avevano pilotato l’incontro di due anime lasciandosi sfuggire un dettaglio fondamentale: una era già stata sapientemente collocata, e non sembrava proprio volersi smuovere dalla propria “comfort zone” con Mr. Bright, mentre l’altra era alla disperata ricerca della sua gemella.

Probabilmente non avevano letto con la dovuta attenzione i curricula dei due candidati prima di prendere la mira e lanciare il dardo!

È, quindi, scattata un’amicizia che nel corso dei mesi, ricchi di condivisioni di momenti lavorativi intensi, è diventata gradatamente più profonda, senza mai sforare gli intimi confini.

«Che dici Little Red ci prendiamo un gelato prima dei Consigli? Ormai sai che apprezzo ogni sorta di bocconcino per il palato.»

«Ci sta, ci sta, irresistibile cucchiaio d’oro. Pranzo a casa con il mio Mr. Bright, che mi aspetta, e poi ci vediamo da Golosone. Io mi faccio un caffè, però. Sono sempre a stecchetto!»

«Ma dai! Non scherzare! Non vedi che sei solo capelli? Guarda che tra breve iniziano i corsi di recupero e devi continuare ad essere energia pura e sprizzare quella gioia che diffondi quando arrivi in aula insegnanti. Come puoi farcela senza carburante?»

«Lo so, lo so, è il mio punto dolente ma …»

Cambiando, con stile, il piano del discorso, che cominciava ad assumere toni da raccomandazioni più profonde, che volevo evitare, ho continuato con una domanda che rifletteva un mio profondo dubbio:

«Non pensi che questi debiti assegnati per le insufficienze, alla fine, diventeranno dei mutui?

«Mi fai sorridere, carissima! Si vede che sei un master nella partita doppia e nei bilanci di esercizio oltre che nelle lingue d’oltralpe. Con te anche i problemi di gestione finanziaria e le medie matematiche assumono sfumature allo stesso tempo ironiche e profonde. Dici sempre ciò che pensi e poi… addirittura lo fai portando a pareggiare i conti.»

«È il mio motore, il mio motto salvavita. E se c’è armonia tra pensiero e azione per me c’è felicità.»

«È, quindi, la tua ricetta?»

«Ah, tu sempre a veder ricette dappertutto! Comunque mi leggi nel pensiero. Per me è una norma che vale in ogni campo. Ho i miei punti cardinali e cerco di procedere seguendoli. Se non mi contraddico e non mi perdo per strada, mi scoppia la felicità in corpo.»

«Eh, si vede proprio. E poi la trasmetti questa gioia… sei contagiosa Little Red.»

Così, confrontandoci, per poi trovarci complici su ogni questione, dalla più importante alla più minuta, abbiamo continuato per l’intero anno scolastico, esprimendo senza vincoli burocratici il nostro modo di pensare.

Quello, che per me era la base di un concetto guida che faceva da apripista ai miei discorsi, per te stava diventando un crescendo di punti di contatto, degno di un delicato e tenero approfondimento emotivo.

La scoperta delle infinite somiglianze, ti hanno portato ad una domanda azzardata che mi ha aperto la strada verso una riflessione più profonda sul sentimento che ci legava, come le pagine di un libro ben rilegato, senza dimenticare che il mio presente si riconfermava sempre di più come un’enciclopedia meravigliosamente strutturata intitolata “Little Red e Mr. Bright”:

«Senti, piccola, … tu che viaggi tanto, … che mi racconti sempre i tuoi entusiasmanti giri per il mondo, .. che mi hai parlato di quella terra di ghiaccio, calda più del fuoco,… quella che descrivi nel racconto “I 5 sensi dell’Islanda più uno: la meraviglia”, … che poi ti hanno pubblicato, … non è che ci verresti con me? … C’è un low cost a breve e…, mi manca solo un click di conferma…»

Mi mandasti, poi, le foto della tua vacanza.

Ricordo, però, che, lì per lì, sono quasi scappata.

Ero incredula e sorpresa.

Ero incerta tra l’essere lusingata per aver scoperto di mantenere negli anni un qualche fascino, nonostante i solchi espressivi in viso, e l’essere preoccupata per aver procurato, involontariamente, un effetto emotivo nell’ambito affettivo di un grande collega e amico.

Nella prima ora buca disponibile, ti ho propinato una sorta di trattato filosofico che nemmeno un mago della retorica come te è riuscito a ridimensionare e che, forse, ha intensificato ancor più i tuoi sentimenti nei miei confronti invece di smorzarli:

«Caro Big Food,

è vero, le anime magiche dialogano oltre ogni tempo e confine, per poi incontrarsi ed abbracciarsi.

Ma noi ci siamo trovati quando io avevo già deciso che il mio posto è qui nel mio borghetto segnato sulle carte geografiche come “Harmony Point”, dove le nuvole si rincorrono felici.

Ed è proprio come se quella bellissima canzone, malinconica, sullamicizia, sempre in onda ultimamente, fosse stata scritta apposta per noi che ci siamo scoperti nella stessa aula insegnanti in un tempo preciso.

Ma sarebbero servite mille gocce di rugiada indietro nel tempo.

Sono solo queste le coordinate scambiate.

La tua presenza continuerà ad azzerare le distanze. Mi accompagnerà, con le incantevoli note che diffonde, oltrepassando ogni limite di tempo, poiché non si cancellano il sentimento nobile e le sincere emozioni di chi si è reso indimenticabile.

Con questo richiamo indelebile, rileggendo la mia storia di più volumi, comprendo come sono belli gli spiriti eleganti che, sereni dentro, nonostante tutto, ti regalano il mondo e, tornando a casa, ti fanno capire il valore di una piccola è, seguita da una minuscola e.

Le due lettere formano una musica di parole che suona dolcissima:

Mr. Bright è lì quando arrivo e quando ci vediamo mi scoppia da vivere!»

Il pensiero del magico tempo che fu, rappresentato dal ricordo nel sogno, mi accompagna nell’inizio di un nuovo giorno.

La mia ricetta salvavita, nata nel concetto di equilibrio universale, mi riempie d’immenso.

L’affido alla cometa dell’alba affinché diffonda la sua incommensurabile bellezza e verità, quella che è scritta nell’enciclopedia dell’armonia:

«Quando le tue azioni corrispondono ai tuoi pensieri e trovano dimora nei tuoi discorsi, scatta la scintilla dell’armonia che è l’unica che annulla il vento tempestoso dell’incoerenza.

Pensare, dire e fare, unisce le anime affini che si illuminano di luce contagiosa che rimane per sempre.

È l’unico bene che, se diviso, diventa più grande.»

Comments

  • Graziano
    02/06/2024

    Ancora una volta Teresa ci fai volare su immense distese di ricordi ed emozioni. La tua presenza in sala insegnanti, al mattino, mi dava la forza di affrontare giornate dure, pesanti. Da quando non vieni più a scuola io in sala insegnanti non ci vado più! Mi chiudo nel mio laboratorio fortezza e ricordo! Grazie per questo magnifico racconto che fa trapelare la tua gioia in ogni riga e che mi ha donato la forza di rialzare la testa e sorridere con te.

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  • Umberto
    02/06/2024

    Parole profonde che danno vita ad una sincera e forte amicizia. Pensieri belli belli. Parole IMPAREGGIABILI. Ricordi una canzone di G. Morandi : uno su 1000 ce la fa? !!! …tu sei proprio L’ UNA…???

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    • MARIA TERESA NECCHI
      12/06/2024

      Graziano, le Tue parole sono….EMOZIONI! Sono io a ringraziarti!

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  • Marta B.
    02/06/2024

    Il ricordo di una bella amicizia è qualcosa di speciale, ti fa sorridere il cuore ed è proprio vero che se vivi in armonia, in coerenza con i tuoi principi, puoi affrontare e rapportarti a tutto con la massima serenità. Brava Teresa ottimo trattato di coerenza.

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  • Alberto Temporelli
    03/06/2024

    Sempre poetica, auto-ironica, surrealista e un poco nostalgica. Brava ?

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  • Carmen
    03/06/2024

    Carissima Teresa, ho riletto un paio di volte il tuo racconto che ho trovato incantevole. Un’amicizia unica, grande e , forse, irripetibile. L’incontro di due anime gemelle e affini. Stupendo racconto di un tempo passato ma non dimenticato. Bravissima mi emozioni sempre❤️

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    • M.T. Necchi
      03/06/2024

      Grazie Cara Carmen ?, Sapere che L’Enciclopedia dell’Armonia ha avuto Una tale “risonanza” mi riempie di motivazione e di carica per completare il prossimo. leggere i tuoi commenti fa bene al cuore perché Sono vere coccole emotive! Grazie ancora. M.T. Necchi ?

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  • Sara
    06/06/2024

    Il nostro filo rosso ci ha fatte novamente incontrare,non è un caso ma un gran regalo per me,grazie per avermi dato l’opportunità di leggerti in questi anni d conoscenza attraverso gli sguardi e oggi con questo meraviglioso racconto. Complimenti,insegui i tuoi sogni…a presto..con immensa stim.

    reply
  • Sara
    06/06/2024

    Il nostro filo rosso ci ha fatte novamente incontrare,non è un caso ma un gran regalo per me,grazie per avermi dato l’opportunità di leggerti in questi anni d conoscenza attraverso gli sguardi e oggi con questo meraviglioso racconto. Complimenti,insegui i tuoi sogni…a presto..con immensa stim.

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  • Rina
    08/06/2024

    Più leggo questo “racconto-riflessione” e più sono invogliata a rileggerlo perché ogni volta scopro particolari che mi erano sfuggiti. Riconosco nella protagonista un’anima sensibile con sani principi, quelli che un tempo erano considerati basilari e molto importanti. Scrivi “pennafacile”, sono in attesa di nuovi racconti.

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  • Beppe
    10/06/2024

    Sempre bellissimo leggerti cara mt le tue righe scorrono semplici veloci e affascinanti qui sono vere pennellate di un tempo lontano bravissima aspetto il prossimo racconto

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