Opacità.Scomposizioni.Frammenti di sostanze disgregatesi in un luogo apparentemente nitido.Cellule di sfaldamento umane.Polvere,che nei pensieri si fa materia agli occhinell’impallidire dei fiori, nei colori sbiaditinelle parole sterili, nei cieli densi,fitti ed impenetrabili.Un vaso li sorreggebaricentro di una vita che si va

Mutismo corale, innaturale, computato Assenza di capitelli, colonne magre mangiate dalla pioggia bagno perpetuo del mondo che scioglie con tenacia conguagli frequenti. Capelli sugli occhi, visione laterale. Scegli le mie ossa, terra fradicia ripercorri il mio andamento, le linee che

Occhi adombrati, trasparenze confutate,boccoli che appaiono al sol profilo.Definito, armonioso.Postura fondata su certezze immutabili.Divani consumati da quesiti.Sei la risposta ad essi.Il punto di vista, l’oltre.L’alternativa a schemi mentali, fondamenta, costruzioni interrottescheletri di cemento su ammassi di necessità, bisogni, sogni.Intravediamo l’amore

INTRODUZIONE «Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?» sono frasi che udiamo spesso, pronunciate da persone le più disparate, nei luoghi i più inconsueti, da persone le più diverse. Sono parole che, quando provengono da non addetti ai lavori, costituiscono per lo